lunedì 31 marzo 2008

Una giornata da Lupi!

Bella!
Fantastica!
Divertentissima!
Alcuni degli aggettivi per descrivere la giornata (1/2 giornata) passata con il branco "Vento Nuovo" a Lumini (VR).
Io e Alice, Lolli, Valentina ci siamo divertiti molto, ma sopratutto siamo stati bene,
bene con i lupi, bene con i vecchi lupi
Era da tempi memorabili che non provavo una simile voglia di giocare!
"Buona caccia a tutti quelli che rispettano la Legge della Giungla."

Qui sopra Michele e Pigi felicemente calati nella parte

venerdì 28 marzo 2008

Quale Uomo?



CREDO nell'uomo dai grossi scarponi, che con passo libero annuncia pace, incurante dei venti stagionali e del maltempo, docile solo allo spirito, si muove sugli stretti sentieri di DIO che portano ad orizzonti impensati e al cuore della povera gente.
NON CREDO all'uomo in pantofole che si consuma nella sua angusta stanza.
CREDO nell'uomo dai calzoncini corti, dalle ginocchia nude, sempre pronto, senza calcolo a piegarsi in pura perdita per adorare l'unico Signore e Padre.
NON CREDO all'uomo dei calzoni con la piega adoratore e servitore di se stesso.
CREDO nell'uomo dalle maniche rimboccate, presente ove si crea la vita e si costruisce la libertà, che si sporca le mani in opere di giustizia, caparbio nello sperare contro ogni speranza.
NON CREDO nell'uomo dai gemelli d'oro che fa proclami e vende parole.
CREDO nell'uomo dallo strano cappellone, ridicolo per chi ha paura di perdere la faccia, ma utile per mille usi, adatto a chi vuol vivere da uomo di frontiera, seminando germi di vita nuova anche nel deserto delle nostre città.
NON CREDO nell'uomo manichino esposto nelle vie del corso.
CREDO nell'uomo che suda sotto il carico dello zaino, svuotato delle proprie meschine cose e riempito degli angoscianti problemi dell'umanità, buon samaritano che riaccende la gioia di vivere.
NON CREDO nell'uomo che conosce i mali che corrodono il mondo solo dal giornale.
CREDO nell'uomo dei boschi, libero e attento a cogliere i segni rivelatori del Mistero nascosto in ogni creatura, per vivere al ritmo della fraternità universale, profeta sicuro di un domani più umano.
NON CREDO nell'uomo seduto al bar che ripete i discorsi di tutti.
In questo uomo io CREDO, Signore aiuta la mia fede.

Domanda "accettata"


Ok...è fatta
Si...anche questa è fatta
...o almeno è quasi fatta...
diciamo che siamo all'inizio.
....diciamo che non ho ancora iniziato nulla...
Oddio! Vado allo Stage e non sò nulla!


Un'inizio un pò "morettiano" per annunciare che la mia domanda per la partecipazione allo stage di specializzazione nella ormai mitica base di Spettine è stata accettata.

Titolo dello stage:

"Pionieristica e scoperta della natura" 5-6 Aprile

Si parte dal I livello, daltronde si inizia piano piano...per diventare GRANDI!

Il Gilwell



Origini
Nel 1919 l'associazione scout inglese acquistò la tenuta di Gilwell Park, nella foresta di Epping, vicino Londra. Lo scopo era farne un luogo di formazione per i capi, richiesti in numero sempre maggiore da un'associazione in forte crescita.
Alla conclusione del primo corso, Baden-Powell decise di lasciare a tutti i partecipanti un segno distintivo.
Prese dunque i grani (che solitamente in Italia vengono chiamati tizzoni) di una collana appartenuta al capo Dinizulu, cui lui diede la caccia in Sud Africa nel 1888. Col tempo a questi due tizzoni si aggiunse anche il fazzolettone Gilwell e il portafazzolettone a Testa di Turco.
Fra il 1922 ed il 1925, i capi che frequentavano il corso per capi branco ricevevano un distintivo diverso, detto Akela Badge, costituito da una zanna di lupo appesa ad un laccio di cuoio. Dopo poco, tuttavia, le insegne Wood Badge furono adottate per tutte le branche.
I capi che completano la formazione Gilwell e ricevono il Wood Badge sono anche membri del gruppo scout Gilwell 1, l'unico gruppo composto solo di capi. Questo gruppo si riunisce ogni anno il primo venerdì di settembre a Gilwell Park per la Gilwell Reunion, che dura fino alla domenica.

Descrizione
Le insegne Gilwell sono composte di quattro elementi.

Fazzolettone Gilwell [modifica]
È un fazzolettone color grigio-rosato (tortora) all'esterno e arancione-rossiccio all'interno. Secondo la tradizione sono le braci rosseggianti dello Spirito Scout che covano sotto la cenere dell'Umiltà. Su un angolo è apposto un rettangolo del Tartan del Clan dei MacLaren, in ricordo della donazione effettuata da William De Bois MacLaren, che consentì l'acquisto della tenuta di Gilwell Park e la ristrutturazione dei primi edifici.
Inizialmente lo staff del campo usava un fazzolettone interamente composto da questo Tartan; poi, probabilmente per motivi di costo, se ne prese un semplice rettangolo, cucito su un angolo del fazzolettone, così come è oggi.

Tizzoni
Sono piccoli pezzi di legno di forma cilindrica, forati per farvi passare un laccetto di cuoio, e tagliati in modo da lasciare uno spigolo su entrambe le estremità che poi vengono annerite al fuoco.
Come detto, i primi venivano dalla collana di Dinizulu. Questa collana, lunga oltre 3 metri, era composta di oltre 1.000 pezzi di legno di Acacia, anneriti col fuoco alle estremità, detti iziqu in lingua zulu. Erano assegnati come segno di riconoscimento ai guerrieri Zulu, ed era raro averne tanti come ne aveva Dinizulu.
In occasione del primo campo scuola a Gilwell, Baden-Powell si ricordò della collana e ne diede ad ogni partecipante al corso un grano. Il distintivo fu chiamato "Wood Badge" letteralmente "distintivo di legno". Inizialmente Baden-Powell aveva previsto che potessero essere uno o due da portare sulla giacca o sul cappellone a seconda della preparazione e del livello raggiunto. Nel 1922 queste distinzioni vennero abolite e furono adottati i due "tizzoni" da portare al collo per chi avesse superato tutti i livelli di formazione.
Pertanto, contrariamente a quanto credono in molti, non sono pezzi di carbone dell'ultimo fuoco di Baden-Powell, che quando iniziò a distribuirne aveva ancora oltre vent'anni di vita davanti a sé. Il termine Tizzoni (pur lasciando purtroppo la possibilità di equivoco sulla leggenda dell'ultimo fuoco) evoca comunque in chi li porta l'idea di prendere sempre parte ad un nuovo fuoco cui prendono parte Baden-Powell e tutti i capi che hanno completato i corsi Woodbadge.
La collana originale è stata ricomposta dopo la morte di Baden-Powell ed è oggi visibile a Gilwell Park, in un piccolo ma interessante museo.
Gli allievi che hanno superato i corsi Gilwell ricevono due tizzoni. Ecco lo schema di tutte le possibilità:
1 tizzone: campo di base (non più usato, ora il minimo è due)
2 tizzoni: completata la formazione Gilwell
3 tizzoni: Assistant Leader Trainer (aiutante nei campi di formazione Gilwell)
4 tizzoni: Leader Trainer (chi dirige un campo di formazione Gilwell)
5 tizzoni: Gilwell Deputy Camp Chief (Vice Capo Campo di Gilwell Park, vedi più avanti per dettagli)
6 tizzoni: Gilwell Camp Chief (Capo Campo di Gilwell Park)
I sei tizzoni erano indossati inizialmente solo da Baden-Powell stesso. In seguito, ne diede un set a Sir Percy Everett, come riconoscimento dell'immenso lavoro fatto da questi per il movimento, dal campo a Brownsea nel 1907 in poi. Nel 1949, Sir Percy portò i propri sei tizzoni a Gilwell Park e li lasciò come distintivo del capo campo. Li indossò così John Thurman ed in seguito Bryan Dodgson. Nel 1983 ci fu una riorganizzazione degli incarichi, il ruolo di "Capo Campo" fu abolito, e i sei tizzoni passarono a Derek Twine, Executive Commissioner for Programme and Training (Commissario Centrale per il Metodo e la Formazione Capi). Dopo un'ulteriore ristrutturazione sono passati a Stephen Peck, Director of Programme and Development (Direttore del Metodo e dello Sviluppo).
Il titolo di Deputy Camp Chief venne dato ai responsabili della Formazione Capi delle singole associazioni scout, ai quali spetta ancor oggi. Nel 1929, infatti, fu tenuto a Kandersteg il primo campo Gilwell fuori da Gilwell Park. Col tempo, anche altre associazioni nazionali sono state autorizzate a tenere dei campi Gilwell che si concludono col riconoscimento del Wood Badge. I rispettivi dirigenti incaricati di gestire a livello nazionale la Formazione Capi erano dunque considerati, appunto, dei vice capi campo, in quanto gestivano le succursali di Gilwell Park all'estero.
Va ricordato che il numero di tizzoni (dopo il secondo) è legato al ruolo ricoperto nella formazione capi, e solo in questa. Non è un riconoscimento della capacità in generale di fare il capo.
Dalla fine degli anni 60 ad oggi la formazione è stata completamente riorganizzata e demandata progressivamente e definitivamente alle Associazioni locali.

Laccio
Verso la fine dell'assedio di Mafeking, un giorno Baden-Powell incontrò un vecchio indigeno che gli chiese perché aveva l'aria così depressa (cosa peraltro rara nel Fondatore), e gli regalò un laccetto di cuoio che aveva attorno al collo, un portafortuna donatogli dalla madre. Pochi giorni dopo Mafeking venne liberata, dimostrando il potere di questo portafortuna. Baden-Powell si ispirò a questo laccio per appendere i tizzoni del Wood Badge.

Portafazzolettone a Testa di Turco o Testa di Moro
Il "Gilwell Woggle" è un classico nodo a testa di turco ottenuto intersecando due volte una striscia di cuoio rotonda.
Questa striscia di cuoio era considerata l'elemento principale per fabbricare l'archetto necessario per accendere il fuoco senza fiammiferi e da portare al fazzolettone quando non in uso.
Fu pensato da Bill Shankley, dello Staff di Gilwell Park. Oltre ai Capi che avevano ottenuto il brevetto, nella tradizione Gilwell, fu dato anche agli allievi che avevano completato la prima parte della formazione, (ciò è ancora in uso nella scuola capi di CNGEI, FederScout, FSE ed Nuova ASCI).

Il Wood Badge nelle varie associazioni
Nella Conferenza Scout Internazionale del 1955, tenuta a Niagara Falls, in Canada, furono fissate le norme cui le varie associazioni scout devono attenersi nell'assegnare il Wood Badge.
Con due decisioni successive nel 1969 e nel 1977 la Conferenza Mondiale del Movimento scout demandò alle Associazioni locali l'intera formazione capi. Pur mantenendo le insegne di Gilwell, la Conferenza stabilì che ogni Associazione era libera di elaborare i propri iter di formazione e di definirne i contenuti.
Non tutte le associazioni, ad oggi, fanno uso del Wood Badge.
Va ricordato che il Wood Badge è un riconoscimento dello Scautismo e non del Guidismo. Per questo motivo, il suo uso è riservato ai membri di associazioni di scautismo maschile aderenti all'Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (OMMS/WOSM) anche se, ovviamente in alcuni paesi, queste associazioni iscrivono anche ragazze.
Alcuni sostengono che coloro che abbiano ottenuto il brevetto di Leader Trainer (4 tizzoni) a Gilwell o attraverso corsi WOSM siano abilitati ad organizzare dei campi scuola secondo il metodo Gilwell, e a concederne il relativo brevetto. Questa scuola di pensiero legittimerebbe anche le associazioni che oggi non si riconoscono nell'OMMS ad organizzare corsi di Formazione Gilwell, concedendo le relative insegne.
Probabilmente anche per evitare problemi legali legati allo sfruttamento di insegne altrui, alcune di queste associazioni preferiscono non utilizzare tutte le insegne del Wood Badge, ma solo alcune. Ad esempio, nella FSE il fazzolettone che si riceve con il Wood Badge è blu, e nell'angolo che va dietro c'è il giglio simbolo della promessa FSE.
L'esperienza ha dimostrato che da Gilwell Park vengono inviate le insegne anche a richiesta di Leader Trainer che non fanno parte di associazioni aderenti all'OMMS, visto che non è praticamente possibile verificare le lor dichiarazioni di appartenenza ad un'associazione riconosciuta. Ultimamente, inoltre, è possibile acquistare le insegne di Gilwell senza troppe difficoltà attraverso internet, ed anche se è obbligatorio indicare il proprio numero di brevetto, la cosa in parte potrebbe svilirne il significato.

AGESCI
Nell'AGESCI il Capo, per la propria formazione, deve partecipare a due campi di una settimana, intervallati da almeno un anno.
Campo di Formazione Metodologica (CFM): tratta principalmente del metodo della Branca scelta, e serve appunto a dare i primi strumenti metodologici al capo tirocinante.
Campo di Formazione Associativa (CFA): si occupa principalmente della figura del capo, di consolidare le sue scelte, e di aiutare a verificare il servizio svolto fino a questo punto.
Prima del CFM è preferibile aver partecipato ad una ROSS (Route di Orientamento alle Scelte di Servizio) se si è stati Rover/Scolte, oppure ad un CAEX (Campo per Adulti di provenienza EXtrassociativa) se non lo si è stati. Non è un obbligo.
Dopo il CFA, la Comunità Capi di appartenenza può fare domanda di Nomina a Capo. Per far ciò invia una presentazione del capo alla quale si allega il suo Progetto del Capo ed i giudizi dei campi di formazione seguiti. Dopo un parere (vincolante) della Zona e della Regione, la domanda viene esaminata dal livello nazionale. Con la nomina a capo si ottiene anche il Wood Badge.
Poiché la nomina a capo è richiesta per fare il capo unità, una buona percentuale dei capi AGESCI ha anche il Wood Badge, a differenza della maggior parte delle altre associazioni.
Nel consiglio generale del 2008 questo iter potrebbe essere rivisto.
Il 9 agosto 1986, durante la Route Nazionale Rover/Scolte ai Piani di Pezza (Rocca di Mezzo, AQ), l'AGESCI ha donato il Wood Badge a Papa Giovanni Paolo II, rendendolo capo onorario dell'AGESCI.

mercoledì 26 marzo 2008

Sesso,droga e rock-roll?


Anche gli scout cambiano:
la trasgressione non è tabù


Sì ai tradimenti anche dopo le nozze e alle droghe leggere. Il 39% non esclude l'aborto.

FIRENZE - I capi, da vecchi lupi, li avevano annusati da tempo questi dati atipici. Perché sapevano bene he dietro l'apparenza delle camicie con i distintivi e i pantaloncini corti, dei fazzoletti annodati e dei cappelli, e sotto il rito dei saluti militari con tre dita invece delle quattro del soldato, si nascondevano ragazzi veri. E
tra loro adolescenti inquieti, con tutte le problematiche e i turbamenti dell'et? , e tanta voglia di trasgredire. Scout (la maggioranza cattolici) che al 90% accettano il sesso prima del matrimonio e al 39% non escludono l'aborto. Che all'82% ritengono possibile ubriacarsi e (il 47% degli intervistati) fumare marijuana.
E, ancora, ragazzi che accettano (al 90%) il sesso prematrimoniale, non escludono a priori scappatelle con persone sposate e persino tradimenti dopo il fatidico sì davanti al prete. Sono i dati di una ricerca, promossa dalla Federazione italiana scautismo, con il sostegno della Provincia di Firenze, realizzata dall'Istituto degli
Innocenti di Firenze su un campione di oltre 2500 scout rover, giovani tra i 16 e 21 anni provenienti da venticinque Paesi europei (la maggioranza erano italiani) divisi a met? tra maschi e femmine e per due terzi di religione cattolica. I rover, due anni fa, parteciparono a Firenze al Roverway, un meeting europeo. E qui furono intervistati con tanto di questionario su più problematiche. Tra queste anche la trasgressione. I dati sono stati elaborati per cercare di tracciare l'identikit del giovane esploratore moderno. «Ma adesso non dite che lo scout del terzo millennio è trasgressivo ? dice Laura Galimberti, responsabile del Roverway italiano ?. I dati raccolti sono perfettamente in linea con quelli dei coetanei senza fazzoletto. Con qualcosa in più, forse: l'importanza di una pedagogia, quella scout, che apre ai ragazzi grandi orizzonti ideali e li fa guardare al futuro con ottimismo ed entusiasmo».

Il presente è un po' meno sublime. Almeno secondo il sondaggio. La legalit? su Internet, per esempio, non sembra essere un «pensiero forte» per lo scout: il 91% dichiara di poter usare materiale pirata senza problemi. Anche sulle droghe (quelle leggere) quasi la met? degli intervistati (47%) ritiene possibile fumare uno spinello. E la filosofia scout? Alla fine c'è, eccome. Aiutare il prossimo è un valore in assoluto per l'85% dei ragazzi, l'86% crede nella famiglia e la maggioranza (dal 60 al 70%) pure nella scuola e nel volontariato.
Agli ultimi posti invece l'esploratore mette la politica (avversa al 75% dei ragazzi) e pure il sindacato (bocciato dal 60% di quanti hanno risposto al questionario). Matteo Renzi, presidente provincia, ex capo
scout, non è sorpreso: «Lo scout di oggi non corrisponde all'identikit moralista della giovane marmotta, ma è un ragazzo come gli altri che vive le contraddizioni del suo tempo. Il punto vero è riuscire a dare una proposta educativa forte a una generazione spesso privata di maestri e di punti di riferimento. Lo scoutismo è una proposta di grande efficacia».
Marco Gasperetti
16 marzo 2008

mercoledì 19 marzo 2008

La Confraternita chiude i battenti


Diciamo che la cosa era nell'aria ormai da parecchio tempo, ma forse era l'ora che qualcuno si decidesse ad uffializzare.

La Confraternita Santa Rosa fondata nel 2001 viene sciolta.


"In un caldo pomeriggio di luglio dell'anno duemillesimoprimo, durante una route in Corsica in bicicletta, tre ragazzi si scoprirono portatori di un dono straordinario: la passione per la marmellata li aveva uniti e questo fu il preludio, dopo lunghe vicissitudini, alla nascita dei Merenderi.
Nella foto precedente potete vedere il momento culminante della loro unione, noto anche come il "Patto di Pisa" del 21 luglio 2001, l'inizio ufficiale della "Confraternita Santa Rosa": tra di essi potete notare anche il figlio del "Gran Visir", fornitore ufficiale del dolce nettare in quella route come in tanti altri campi.I Merenderi usavano inoltre radunarsi nella festa del proprio santo patrono il 23 agosto, od eventualmente il 4 settembre (S. Rosalia): questa occasione ufficiale era loro favorevole per numerosi assaggi e degustazioni.La Confraternita, che si dichiarò da subito "un gruppo interno all'AGESCI ma a statuto speciale", si diede un regolamento: purtroppo gli anni hanno cancellato gran parte degli articoli e solo una parte di essi appariranno di seguito:• Il merendero pensa alla marmellata come a se stesso;• ogni merendero ha una propria opinione politica;• il merendero talvolta pranza;• il merendero attende con pazienza l'ora della merenda;• e tanti altri...Ed il coltellino spalmatore, compagno di tante avventure e simbolo (assieme alla rosa) della Confraternita, continua ancora oggi in maniera incessante a compiere il proprio dovere... "

giovedì 13 marzo 2008

Magnifico esemplare di Garzetta Curiosis



Ecco cos'è una Garzetta Curiosa
Nome scientifico: egretta garzetta
E' un piccolo airone bianco candido (50-60 centimetri)di ambiente umido. Molto snella, presenta piumaggio bianco, zampe nere e piedi gialli, collo sottile, becco nero e affusolato. La garzetta è distribuita prevalentemente nelle zone del Mediterraneo, assidua frequentatrice di laghi, lagune, risaie, fiumi e aree costiere.

In volo la garzetta presenta la sagoma tipica degli Aironi con la testa retratta tra le spalle, il collo piegato a Z e le ali battute lentamente.

La garzetta è generalmente silenziosa, durante la cova emette un caratteristico gorgoglio oltre a versi simili a quelli degli altri ardeidi, anche se meno forti (un nasale "ksii" e un gracchiante "kaark").

E qualcosa iniziò


Inizia un nuovo sodalizio, un gemellaggio tra noi e Diabolik Arch . Qualcosa è scattato tra noi, forse una scintilla come quella tra Dio e l'uomo nella creazione...(io faccio Dio!)

venerdì 7 marzo 2008

Effetto laureato a volte ritornano

3 marzo 2008 Pivy-Fra (quella al centro) corona quello che credeva un sogno, un miraggio...la LAurea!
Gli altri due sono solo degli schizzati croniciOra siamo tutti dottori ! o caporali?...dottori, dottori!

giovedì 6 marzo 2008

Questo non e un blog-scout


Questo, anche se non sembra non è un blog o sito scout, vuol far pubblicità all'associazione A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide e Scout Cattolici italiani) , anzi diffidate da qualsiasi persona scout, può essere altamente invasato e al tempo stesso convincente.

Un post speciale e tutto dedicato ad Alice (la mia ragazza anche se a volte dubita d'essere la 2° dopo l'AGESCI).

Grazie ad Alice per tutte le volte che mi sopporta e che manda giù un qualche rospo.
Grazie per gli sforzi che per aiutarmi nei momenti difficili
Grazie ad Alice per averla conosciuta (non ce ne sono tante così in giro, solo con i bollini)
Grazie per la sua spensieratezza e allegria che spesso mi hanno tirato su
Grazie ad Alice per la sua trasparenza che lei insiste a dire ripaga sempre
Grazie alle sue coccole ma anche alle sue spronate
Grazie per il tuo Amore che sempre mi dai!